di LUCA DRUSIAN
«Ascoltate i nonni!» Queste sono state le ultime parole di Papa Francesco rivolte ai giovani prima di congedarsi da questa terra. Era l’8 gennaio 2025, qualche giorno prima del suo ricovero al Gemelli. Per una serie di coincidenze quel videomessaggio registrato in modo informale da Luca Drusian è diventato il testamento contenente le ultime parole rivolte ai giovani e al mondo da parte del Pontefice. Un messaggio diventato in poche ore virale. Un testamento universale. Per tutti. Tutti. Tutti. Tutti, infatti, in quei giorni ma anche in queste ore lo condividevano e lo condividono, perché in tanti sembrano riconoscersi in quelle poche parole.
Ascoltare per essere creduti: questo è il fil rouge. «Ascoltare fino in fondo», affermava Francesco. E questo ascolto è stato raccontato da Luca in “Perché tu mi hai creduto” (Tau Editrice, 2024), un romanzo frutto anche dell’amicizia che lo legava al Santo Padre Francesco da oramai 7 anni.
Per l’autore la sua avventura letteraria partiva da una scoperta: quella di una figura che ancora non aveva perso credibilità e autorevolezza oggigiorno, ovvero la figura dei nonni. Nonno. Nonna. Naturali o adottivi. Ciò che conta è che siano anziani, saggi, accoglienti. Veri e propri fari nelle notti più fitte delle nuove generazioni. Essi si prendono cura dei nipoti mentre i genitori sono al lavoro. Fanno la spola da un paese all’altro per aiutare i propri figli nella gestione della casa e dei figli dei figli. Di generazione in generazione.
Ma dei nonni, e soprattutto della nonna, ne parla Luca Drusian. La sua esperienza di ascolto verso i più bisognosi e il suo affetto “ostinato” verso sua nonna – l’ultima che gli era rimasta in vita – l’ha portato a raccontare il potere nascosto che la vicinanza dei nonni, fatta di gesti e parole, ha di “medicare il cuore” dei giovani e non solo; di alleviare il “dolore dell’animo umano”; di “dare ristoro” alle relazioni in cerca di pace.
In quelle pagine c’è tuttavia una grande sfida: tuffare i lettori nella semplicità di una relazione fragile tra una nonna anziana e un nipote sempre in viaggio. Francesco. Questo è il nome del protagonista. Ispirato a Papa Francesco che per un periodo molto lungo ha accompagnato l’autore del libro nel suo cammino di vita con telefonate settimanali, lettere scritte di suo pugno, incontri e chiacchierate all’ombra di Santa Marta. Un libro nato anche da questi incontri e dall’affetto che Papa Francesco dimostrava non solo verso Luca, ma anche verso sua nonna. Ascoltare ed essere creduti: questo è il messaggio di una nonna al suo nipote “preferito”. Questo è quello che il Santo Padre Francesco ha fatto concretamente con Luca e la sua storia. Questo, infine, è quello che viene offerto ad ogni lettore: attraverso dei racconti inediti, sentirsi ascoltati, creduti e voluti bene.
Domenica 1 giugno si terrà il Giubileo dei nonni. Un evento mondiale. Un giorno dedicato a quei nonni che quando sono messi al centro della vita di tutti i giorni ci ricordano che l’ascolto e la fede umana – quella che crede alla gente nonostante tutto – sono il vero balsamo dei cuori feriti e smarriti di oggi. Papa Francesco, il “nonno del mondo”, ne è stato un grande testimone. Luca, poi, lo ha voluto sigillare con un libro e con un videomessaggio che potesse risuonare al di là del tempo e dello spazio. Perché «l’ascolto vero aiuta la pace». E di questa pace ha fame e sete il mondo di oggi.
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