Il Consiglio Centrale di Roma a partire dal mese di gennaio 2012 ha aderito e collabora al progetto di accoglienza R.I.P.A. (Risuscitare Insieme Per Amore) ideato e voluto dai Frati Francescani del Convento di San Francesco a Ripa a Trastevere e si prefigge di costituire un percorso di fraternità con uno stile volto alla condivisione ed all'accoglienza di persone con difficoltà economiche e sociali. L'intenzione comune e condivisa è quella di farsi carico di queste persone al fine di avviare un dialogo profondo e sincero nella prospettiva del loro reinserimento nella società.
Il progetto attualmente si realizza cooperando e coordinandone l'attività su quattro strutture operative:
- Convento San Francesco a Ripa (Conferenza Beata Ludovica Albertoni)
- Casa Accoglienza S. Vincenzo "Il Faro" Tivoli (Conferenza San Lorenzo)
- Casa Accoglienza S. Vincenzo "Il Focolare" (Via Pisino Roma)
- Convento Valmontone (Frati Francescani)
Con l'obiettivo principale di favorire il reinserimento nella società delle persone ospitate. Per questo in tutte e quattro le strutture vengono attuate le seguenti fasi:
a) Prima fase (accoglienza in entrata):
- Primo contatto (colloquio iniziale);
- Prima accoglienza di emergenza (temporanea);
- Verifica con operatori esterni (es. psicologi, assistenti sociali);
- Discernimento fraterno in caso di esito positivo;
- Inizio dell'accoglienza stabile;
- Sviluppo del progetto sulla persona.
b) Seconda fase (permanenza in fraternità)
- Individuazione del tutor interno (frate o volontario che segue in modo più particolare lo sviluppo e la verifica del progetto con la persona);
- Condivisione della vita fraterna;
- Monitoraggio del progetto e confronto in itinere.
c) Terza fase (reinserimento nella società)
- Verifica della fraternità sul buon esito delle due fasi precedenti;
- Nomina di un tutor esterno che insieme al tutor interno (frate o responsabile) cura la rete di relazioni e di contatti necessari al reinserimento;
- Uscita dalla fraternità e dal progetto R.I.P.A.;
- Accompagnamento a distanza della persona.
● II° Livello (Accoglienza A): - Ingresso ore 18 – Docce – Lavanderia – (1 camera da 6 letti + 4 letti);
- Ore 20 Cena comunitaria – Ore 21 Momenti di comunione;
- Riposo (Ore 22/7) ore 7,30 Colazione – ore 8,30 Uscita.
● III° Livello (Accoglienza B-C-D-E): - Stanze singole – doppie – triple;
- Colazione – Pranzo – Cena – Uso cucina;
- Reinserimento sociale – aiuto per il lavoro – Corsi di studio e/o formazione professionale;
- Tutor accompagnano la persona nelle varie fasi, fino al raggiungimento della propria autonomia.
CASA ACCOGLIENZA IL FARO
Il Consiglio Centrale di Roma gestisce direttamente, in collaborazione con la conferenza di San Lorenzo, la Casa di Accoglienza "Il Faro" presso Villa Adriana a Tivoli e ne cura tutti gli aspetti (giuridici, economici, normativi). La struttura è operativa dal mese di luglio 2012. E' aperta tutti i giorni dell'anno ed ospita dalle 8 alle 10 persone, con una presenza annuale di oltre 3000 giornate.
La Casa è stata ufficialmente inaugurata il 9 giugno 2013 con una messa celebrata dal nostro assistente spirituale padre Domenico a cui ha fatto seguito un pranzo conviviale con gli ospiti della Casa e molti vincenziani. La giornata ha visto la partecipazione oltre 60 persone ed ha permesso di far conoscere ai presenti questa importante realtà gestita direttamente dal Consiglio Centrale che opera in piena autonomia e si interfaccia collaborando con le altre tre strutture di accoglienza del progetto R.I.P.A. (S. Francesco a Ripa, Artena e Valmontone).








I ragazzi ospiti della struttura dispongono di un vasto parco ed hanno la possibilità di curare personalmente una parte di esso attrezzato ad orto con la raccolta periodica dei prodotti che da esso derivano. Utilizzano un forno esterno per impratichirsi alla pratica di "pizzaioli" e per il loro uso personale. Gli ambienti interni sono ampi luminosi e provvisti di comfort.








CASA ACCOGLIENZA “IL FARO”
COSA E’ STATO FATTO DAL LUGLIO 2012
Si sono avvicendati nella Casa in questi 20 mesi oltre 50 ospiti con una presenza media di soggiorno di circa 4/5 mesi. Il sostegno e l’amore dato dai volontari (in primis la Presidente della Conferenza Sig.ra Stefania Di Domenico e la sua famiglia) hanno permesso di ottenere i seguenti eccezionali risultati di recupero su gran parte delle persone seguite:
Paolino: italiano di 60 anni (da 20 anni di strada) è stato ospite della casa per 9 mesi, oggi ha una pensione e vive con la compagna in una casa in affitto.
Gherti: polacco di 27 anni, ospite per 8 mesi, senza fissa dimora, oggi lavora nell'edilizia e vive in casa della compagna, conosciuta nella casa, dove ha trascorso 2 mesi di arresti domiciliari.
Giampier: 35 anni proveniente dal Congo ospite per 9 mesi, oggi lavora imbarcato su una nave della MSC Crociere.
Claude: proveniente dal Togo ospite per 9 mesi, oggi lavora come badante.
Delvani: proveniente dalla Costa D’Avorio, oggi vive presso una famiglia con vitto ed alloggio e lavora come giardiniere.
Benedetta: italiana, ospite per 5 mesi, ha una sua casa in affitto e lavora come collaboratrice domestica.
Salam e Mohamed: provenienti dal Bangladesh, sono stati ospiti per 1 anno, oggi lavorano e vivono insieme dividendo le spese di una loro casa in affitto.
Abdel: afgano, ospite per 6 mesi, oggi lavora in Francia.
Halim: tunisino, ospite per 5 mesi, oggi è in Norvegia.
Michele: italiano oltre 60 anni oggi è ospite della comunità a Valmontone.
Karim: ospite per 2 mesi, oggi vive a Malta dove ha trovato lavoro.
Famiglia Facchi: presso la casa per 8 mesi, oggi la mamma e la bambina di 2 anni sono appoggiate presso strutture sociali dal Consiglio Centrale. Il padre lavora ed è autonomo.
Nel periodo sono stati ospitati per oltre 2 mesi ciascuno su assegnazione del Tribunale di Roma, due detenuti agli arresti domiciliari.
I risultati sono molto incoraggiati grazie all'opera e all'amore profuso dai volontari, che stimolati da quanto realizzato procedono in questa importantissima opera di reinserimento sociale.
CONVENTO DI SAN FRANCESCO A RIPA
Operativo dal 2012 accoglie persone in difficoltà su due progetti di assistenza:
a) Primo livello di Accoglienza:
Con frequenza trimestrale vengono formati gruppi di dieci elementi a seguito di colloqui/incontri e senza alcuna preclusione per nazionalità, religione o età anagrafica ma solo valutando i pregressi di vita di ciascuno, una minima capacità di socializzare ed il desiderio e la potenzialità di riscatto. Limiti di ingresso sono rappresentati da una dipendenza ancora attiva allalcool o da sostanze stupefacenti. A tutti gli elementi inseriti nel gruppo è garantito, per un periodo di tre mesi, un programma di sostegno ed accoglienza alla persona che prevede giornalmente:
- Ore 18.00 ingresso nella struttura;
- Ore 18.30 servizio docce e lavaggio biancheria;
- Ore 20.00 cena comunitaria con i frati e gli ospiti della fase 2;
- Ore 21.00 tempo di condivisione in comunità (sala tv);
- Ore 22.30 dormitorio;
- Ore 7.30 8.00 colazione;
- Ore 9.00 uscita dalla struttura.
L'ospitalità e tutti i servizi sono forniti in modo totalmente gratuito dai volontari della ns. Associazione e dai frati presso il Convento di San Francesco a Ripa, dedicando al servizio porzione dello stabile conventuale con ingrasso indipendente in Via Jacopo dei Settesoli n.1. I locali dedicati al servizio risultano tutti formati da una stanza dormitorio (con cinque posti letto) con adiacenti due bagni (lavandino e wc) due docce e due lavabi indipendenti. Al piano superiore ci sono de stanze con sei posti letto con bagno e possibilità doccia. La sala per la televisione e colazione dispone di un ulteriore servizio igienico e spazio indipendente dedicato alla lavatrice e asciugatrice. La cena è offerta in un salone (80 mq) del concento dei frati francescani. Il pasto serali degli ospiti è condiviso con alcuni frati e volontari e con gli altri dieci ospiti inseriti nella seconda fase del progetto di recupero della persona che ha come fine il reinserimento sociale.
I pasti (cena e colazione) sono preparati al momento dai volontari nella cucina del convento adiacente al salone. Il menù, variato giornalmente, è prodotto con ingredienti freschi/conservati controllati e verificati giornalmente. Tutti i locali adibiti al servizio presentano due vie di fuga e risultano conformi con la normativa standard vigente per i luoghi di accoglienza. Lassistenza agli ospiti è fornita esclusivamente da volontari adeguatamente preparati e dai frati, con sola eccezione di una cuoca impiegata giornalmente per quattro ore.
b) Secondo livello di Accoglienza:
Al piano superiore del convento vengono ospitate altre dieci persone sulle quali viene effettuato un lavoro personalizzato per il recupero ed il loro reinserimento sociale. Il periodo di accoglienza di questa seconda fase è molto più lungo (quattro/dodici mesi) e lobiettivo è quello di accompagnare la persona (seguita da un tutor) in un percorso che permetta il suo recupero e il ritrovo di una autonomia di vita. Per questo vengono aiutati con inserimento in corsi formativi o professionali, in stage lavorativi o di apprendistato o nel conseguimento di diplomi scolastici.
In questi due anni sono stati ospitati anche cinque carcerati (agli arresti domiciliari) e sono stati reinseriti definitivamente in società otto assistiti.
Il Responsabile del centro è fr. Roberto.
APERTURA "FRIAR PUB" - PROGETTO R.I.P.A
